Il Comitato per la tutela ambientale di Villa Pedergnano (da
circa un anno trasformatosi in Comitato per la tutela ambientale di Erbusco) è
nato nel 2006 come esperienza di
partecipazione dal basso, per iniziativa di alcuni cittadini che avevano e
hanno a cuore le sorti ambientali del nostro Comune e della Franciacorta.
Purtroppo, sui temi cruciali per il destino e per il futuro
del nostro territorio, non si è mai aperto un tavolo paritetico per discutere
con le Amministrazioni comunali che si sono succedute, ma il lavoro da noi svolto
è stato comunque notevole quanto all’ analisi e allo studio dei documenti (PGT,
Vincolo paesaggistico, delibere regionali e norme nazionali in materia di
tutela del territorio), alla stesura e all’invio di lettere, alle osservazioni
ai piani di intervento, alle osservazioni al PGT e alle tre varianti , all’organizzazione
di assemblee e di pubblici incontri, alla distribuzione di volantini, alla cura del blog e della pagina Facebook,
agli incontri e ai contatti con autorità
provinciali e regionali.
Più in particolare può essere utile ricordare almeno alcune
delle “battaglie” che il Comitato ha condotto negli anni che vanno dalla sua
nascita, avvenuta nel 2006, ad oggi.
In questi anni ci siamo battuti per:
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la tutela della collina e dei boschi che su di
essa sono rimasti, contrastando le autorizzazioni edilizie di nuove
costruzioni, gli ampliamenti di cantine, le ristrutturazioni che hanno visto
aumentare le volumetrie, con stravolgimento delle strutture esistenti e con tagli
di alberi e sbancamenti;
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l’applicazione del vincolo paesaggistico
esistente nel nostro Comune, con richiesta di ottemperare alla prescrizione di
salvaguardia della vista delle colline dalle pubbliche vie;
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l’esclusione della possibilità di sopralzare i
sottotetti nei centri storici;
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il rispetto delle regole sottoscritte;
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la regimentazione delle acque di superficie in
collina, visti gli allagamenti e le frane che negli ultimi anni si sono
verificati;
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la revisione totale della viabilità esterna (via
Iseo e via Rovato) e interna del paese;
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la tutela e la valorizzazione del patrimonio
storico: cascine e case antiche oggetto di pesanti rifacimenti e
trasformazioni;
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il diniego alla realizzazione di un nuovo Centro
Commerciale sulla collina antistante le Porte Franche (campagna per il NO alle
PF2);
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il diniego al riempimento della cava Noce di
Zocco, che si sarebbe avviato nel caso in cui fosse stato autorizzato il nuovo
Centro Commerciale;
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il sostegno alla campagna per un nuovo
regolamento in materia di trattamenti nelle vigne, sostenendo la conversione al
biologico;
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l’adesione e il sostegno alla campagna per
l’istituzione del Parco Agricolo della Franciacorta;
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l’adesione alla campagna per “L’acqua bene
pubblico”;
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il primato della salute dei cittadini anche a
scapito del profitto e degli interessi.
L’elenco non è completo, ma tanto basta per considerare la
mole del lavoro svolto e l’importanza degli argomenti trattati. Soprattutto
però, dopo una riflessione attenta, si può facilmente notare quanto poco
rispetto in questi ultimi anni sia stato
riservato all’ambiente e alla tutela del paesaggio, che pure la nostra
Repubblica dice di tutelare all’ art. 9
della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca
scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.